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Creare una startup, scegliere i membri del tuo team e gestirli al meglio

Creare una startup, scegliere i membri del tuo team e gestirli al meglio

da | Business

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Per creare una startup hai bisogno di lavorare al fianco di persone competenti. È proprio il caso di dire che ‘l’unione fa la forza’ ed è per questo che abbiamo pensato di offrirti degli utili consigli per mettere in piedi un buon team.

 

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Se si vuole ottenere un certo successo come freelance si può anche lavorare da soli, molti lo preferiscono perché è una modalità di lavoro agile e indipendente, ma c’è una grande differenza tra un lavoratore autonomo e il capo di un’azienda con diversi dipendenti! 

 

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Metter in piedi un team e gestirlo nella maniera adatta è una grande sfida per ogni imprenditore, e lo è in particolar modo per chi parte da zero e deve imparare dai propri errori. Alcuni non ci riescono ma, chi si impegna ad affinare le proprie capacità nel tempo riesce pian piano a rapportarsi in modo efficace con i propri dipendenti.

Creare una startup

Creare una startup

 

Si ha a che fare con diverse personalità e, purtroppo, ognuna di essere avrà un umore differente giorno dopo giorno. Anche se siamo tutti concordi sul fatto che ‘i problemi personali si lasciano a casa’ per te e i tuoi dipendenti gli aspetti personali e quelli lavorativi saranno strettamente correlati. I problemi della vita tendono comunque a seguirci anche nel contesto lavorativo. Ciò significa che dovrai avere a che fare con un nutrito insieme di elementi variabili durante il tuo lavoro.

 

Inoltre, in quanto leader della tua startup, ti troverai in una posizione ancor più scomoda, perché ti ritroverai a essere un capo, un collega e allo stesso tempo un fornitore dei tuoi clienti. Ciò significa che bisogna sviluppare anche alcune doti ‘politiche’ e sfruttarle nella gestione dei rapporti. Il tuo team ha bisogno di una guida ma, allo stesso tempo, nessuno dei suoi membri desidera essere sminuito. E ogni tuo dipendente aspirerà a raggiungere una certa sicurezza, e valuterà ogni tua decisione per capire se è intesa a creare una startup che si trasformi in un’azienda solida che paghi regolarmente gli stipendi e che offra delle possibilità di crescita. 

 

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Ti sembrerà impossibile tener conto di tutti questi fattori e, in effetti, evitare ogni errore non è cosa semplice. Ma se vuoi migliorare e ti poni degli obiettivi realistici puoi adottare una serie di strategie efficaci che ti garantiranno il successo. Ecco cinque aspetti da considerare per creare una startup e diventare un buon leader, se hai dei dubbi o delle domande non esitare a contattare gli esperti di Social Academy, ti accompagneranno nel tuo percorso indicandoti le mosse giuste per farcela davvero!

 

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Creare una startup: 5 fattori da considerare

1.Training

Come sosteneva Aristotele, “L’eccellenza non è un’azione ma un’abitudine.” In sostanza, devi darti da fare per formare i tuoi dipendenti. Se vuoi che un compito venga svolto in un certo modo, devi essere pronto a mostrare come si fa e come farlo al meglio.

 

Non è possibile farfugliare qualche ordine per poi lamentarsi del fatto che le cose non sono state fatte come immaginavi. La formazione è fondamentale e non finisce finché non si è in grado di svolgere il proprio lavoro a perfezione.

 

Anche se può sembrarti una considerazione eccessiva e pignola, il ricorso alla formazione è l’unico modo per eccellere e distinguersi rispetto alla concorrenza. Sarà il mercato a dettare gli standard ai quali dovrai adattarti.

 

Crescendo aumenteranno anche i tuoi dipendenti, e dovrai assumere esperti che sono in grado di svolgere alcuni compiti anche meglio di te. E sebbene sarà compito loro gestire la formazione dei loro rispettivi team o dipartimenti, dovrai continuare a ficcare il naso nei loro affari e ricordare a tutti l’importanza della formazione e della crescita personale.

 

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2. Comprendere le diverse personalità

Il modo migliore di rapportarsi con i propri dipendenti consiste nel comprendere le loro differenti personalità. Le diverse tipologie di personalità richiedono approcci diversi, e studiando questi aspetti sarai in grado di far sì che ogni dipendente riesca a esprimersi al meglio. 

 

Anche se può sembrarti di parlare di trucchetti psicologici e manipolazione, si tratta di ben altro. L’obiettivo è migliorare il livello di collaborazione e l’efficacia del lavoro del tuo team. I test di personalità si stanno diffondendo a macchia d’olio nel mondo delle aziende, è bene informarsi e sfruttare queste conoscenze. 

 

Il Myers-Briggs Type Indicator (MBTI), è probabilmente il test più famoso, ed è perfetto per cominciare. Il Myers-Briggs suddivide le personalità in quattro categorie, ognuna di esse presenta sedici sotto-categorie e, se lo si studia a dovere, aiuta a individuare il tipo di personalità di un individuo in tempi molto brevi. Puoi utilizzare queste informazioni per capire qual’è il modo migliore per interagire con gli altri in base alle situazioni.

 

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3. Delega (e impara a fidarti)

Più facile a dirsi che a farsi, delegare è tuttavia un dovere di ogni leader. Questo perché la stragrande maggioranza degli imprenditori sono dei maniaci del controllo. E perciò tendono a delegare solo quando non ci sono altre possibilità, lavorano fino a ritrovarsi stremati e solo allora decidono di assumere dei dipendenti cui assegnare alcuni dei propri compiti. E va bene così, perché alla fine delegare sarà comunque inevitabile. 

 

Ma delegare è un’arte, e che ti piaccia o no, devi apprenderla. La regola fondamentale prevede che nel momento in cui si delega bisogna affidare la totalità del progetto o del compito alla figura che hai scelto senza mantenere il controllo di alcuni aspetti del lavoro. Continuando a gestire alcuni dei compiti relativi al progetto creerai solo confusione riguardo alle responsabilità e, in caso si manifestino problemi, ti sarà difficile capire a chi sono dovuti.

 

Per delegare devi assegnare dei compiti senza mai guardare indietro. Fa parte della crescita della tua azienda. Ma allo stesso tempo devi assicurarti che tutti seguano la stessa linea e che ogni team o dipartimento lavori per ottenere un determinato progresso. Quindi, delegare non vuol dire disinteressarsi alle cose, è solo un modo diverso di svolgere il lavoro. Diverso nella misura in cui viene svolto da altri, che rappresentano i tuoi intermediari rispetto all’obiettivo finale.

 

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4. Sii persuasivo

Essere una persona affascinante e gradevole è molto utile negli affari e, se hai queste doti, beh… beato te! Se non le hai devi apprendere al meglio l’arte della persuasione. Un imprenditore trascorre la maggior parte del suo tempo a convincere gli altri del fatto che abbia ragione. Quando interagisci con investitori, colleghi, dipendenti o clienti devi essere in grado di convincerli. Se ci riuscirai li avrai persuasi.

 

Quando ci si rapporta con i propri dipendenti non bisogna pensare solo a dirgli cosa fare. Quando ti limiti a dare degli ordini, il tuo staff potrebbe accettarli solo ed esclusivamente perché sei il capo, ma chi ti garantisce che ci metteranno tutto l’impegno possibile e che completeranno i propri compiti al meglio? 

 

Secondo uno studio del 2012 della The Harvard Business Review, il potere della persuasione è un tratto fondamentale di ogni imprenditore di successo, e non è difficile capirne il perché. Un leader può avere successo solo se il suo team è disposto ad abbracciare la sua visione volontariamente, non solo per questioni gerarchiche.

 

In pratica, la persuasione non è altro che un mix di risultati e personalità. Naturalmente, un affabulatore può essere in grado di ingannare le persone solo per un po’, ma le bugie hanno le gambe corte e alla lunga non funzionerà. Un leader, invece, deve avere delle buone idee e degli argomenti molto solidi in merito al proprio lavoro, e ogni cosa deve essere confermata dai suoi successi. Se dimostrerai di essere un leader capace che è sempre in grado di intraprendere le decisioni giuste che portano benefici all’azienda e al team, diventerai di certo più persuasivo, perché i fatti contano sempre più delle parole. 

 

Malgrado questo puoi comunque affinare le tue capacità interpersonali. Leggere libri riguardo ai rapporti, alla negoziazione, alla comunicazione e altri argomenti simili e mettendo in pratica questi criteri nel quotidiano ti permetterà di migliorare le tue capacità persuasive. 

 

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5. Sii educato, empatico e non essere mai altezzoso 

Anche se sarebbe bello pensare che la maggior parte degli uomini d’affari siano educati ed empatici, purtroppo è ancora diffusa l’erronea credenza che esercitando una certa pressione e gestire le cose con il pugno di ferro sia il modo ideale per ottenere dei risultati. In realtà la soluzione migliore consiste nell’essere decisi ma allo stesso tempo cordiali, senza ricorrere all’aggressività o all’intimidazione. 

 

Probabilmente ciò è possibile solo ricordando a sé stessi che per lavorare bene come parte di un team bisogna ricordarsi di farne parte, anche se in qualità di leader. Il mondo degli affari viene spesso definito come un contesto nel quale conta chi guadagna di più o chi ricopre il ruolo più importante, e l’attitudine da dittatore può dare l’idea che chi ricopre determinate posizioni può abusare del potere di cui dispone in qualsiasi momento. 

 

Ma ciò non ha alcuna importanza in relazione ai risultati e ai progressi, perciò non badare al tuo potere e ai tuoi titoli e ricorda che ogni membro del tuo team ha la stessa valenza nel percorso che avete intrapreso assieme. 

 

E c’è un ulteriore aspetto da considerare… L’educazione e l’empatia sono straordinariamente contagiose, e quando è proprio il capo a dare il buon esempio e seguire questi principi, la cultura aziendale si definisce automaticamente e si crea un ambiente sano che tende a progredire in armonia. 

 

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da | Set 22, 2017

Giulia Satta

Giulia Satta

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