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Quante startup falliscono? Il 90%, ecco perché

Quante startup falliscono? Il 90%, ecco perché

da | Business

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In questo articolo, Neil Patel, famoso imprenditore (fondatore di aziende di successo come Crazyegg e Kiss Metrics) racconta di quante startup falliscono e soprattutto del perché.

Da imprenditore conosco bene il fallimento. Ho commesso errori, anche abbastanza stupidi. Allo stesso tempo, tuttavia, sono stato anche fortunato ad avere qualche successo.

Nel corso degli anni, sono stato in grado di capire alcune delle ragioni meno note per le quali le startup falliscono e, soprattutto, di capire perché invece alcune di esse hanno successo.

 

Quante startup falliscono?

Nove su dieci. È questa la dura realtà, una realtà sulla quale è utile meditare.
Perché riflettere sul fallimento? Perché ogni imprenditore ottimista ha bisogno di affrontare la realtà di tanto in tanto. Dati crudi come questi non devono esser visti come un modo per scoraggiare ma, piuttosto, per spingere a lavorare sodo e in maniera più oculata.

 

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Che caratteristiche hanno le startup di successo?

Ci sono un gran numero di caratteristiche a far sì che una startup abbia successo. Non intendo elencarle tutte, ma vorrei evidenziare alcune delle cause fondamentali del successo di queste realtà.

 

1. Il prodotto è perfetto per il mercato

La rivista Fortune ha indicato la “ragione fondamentale” per cui fallisce una startup: “realizzano prodotti che nessuno vuole”. Una ricerca accurata sulle startup fallite ha determinato che il 42% di esse ha identificato “la mancanza di richiesta sul mercato per i loro prodotti” come l’unica e principale ragione del loro fallimento.

Se vuoi dedicarti a realizzare un prodotto, allore investi il tuo tempo per assicurarti che sia il giusto prodotto per il giusto mercato.

 

2. L’imprenditore non trascura alcun dettaglio

Dopo il fallimento della società, i leader della Dijiwan (startup promettente e finanziata) hanno scritto:

“Una buona idea di prodotto e un team di tecnici estremamente competente non garantiscono un business sostenibile. Non si devono ignorare i processi di business e le problematiche aziendali solo perché non costituiscono la nostra area di competenza. Questi aspetti possono far sì che l’azienda non abbia un futuro”.

Avevano un ottimo prodotto. Avevano un team eccellente. Cosa mancava?

Ma se osserviamo la Dijiwan dall’interno è tutto chiaro. Hanno sottovalutato gli aspetti chiave del processo di business e “le cose noiose”. Il CEO pensa “Il mio compito è dirigere”. Il CMO pensa “Il mio compito è vendere”. Il lead developer pensa, “Il mio compito è codificare”.

Ma una startup non può suddividere le singole responsabilità in questa maniera. Le cose sono ben più interconnesse in una startup, i ruoli e le responsabilità spesso si sovrappongono. Le cose piccole possono diventare grandi. Alcuni dei più importanti elementi di una startup sono rappresentati da queste capricciose problematiche del processo di business, del modello di business e della scalabilità.

Gli imprenditori di successo hanno compreso che devono lavorare sul proprio business e non nel proprio business. Essendo alle prese con le minuzie delle presentazioni, le telefonate, i meeting e le email ci si può distrarre dall’essenza del proprio obiettivo di business.

 

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3. L’azienda cresce velocemente

Chi ha detto che una crescita rapida sia insostenibile?
La crescita — una crescita rapida — è ciò che gli imprenditori bramano, ciò che gli investitori necessitano e ciò che il mercato vuole. La crescita rapida è il segno di un’ottima idea in un mercato fertile.

I fondatori di Wantful (al momento inattiva), hanno confessato di non aver raggiunto “una crescita altamente accelerata necessaria ad assicurarsi i capitali per gli stadi successivi”. Avevano bisogno di fondi ma, dal momento che la società non cresceva a sufficienza, non la si poteva considerare idonea a ricevere altri fondi. E ciò è stato l’inizio della fine.

La crescita porta a ulteriore crescita, che a sua volta innesca crescite successive. Una startup non dovrebbe accontentarsi di tassi di crescita marginali a una sola cifra dopo mesi di operato. Se la crescita non si verifica dopo un certo quantitativo di tempo, allora la crescita non si verificherà affatto. Un’azienda che non cresce si sta in pratica riducendo.

Il secondo motivo per il quale le startup falliscono è che “finiscono i soldi”. Perché finiscono i soldi? Perché non sono cresciute in maniera abbastanza rapida. Se la tua startup è in grado di crescere rapidamente, si possono bypassare facilmente le principali cause di fallimento — perdere rispetto alla concorrenza, perdere clienti, perdere personale e perdere la passione.

Una crescita rapida immediata è un segno certo di un futuro successo.

 

4. Il team sa come recuperare

Ogni startup ha alle spalle un team di persone. Più versatili sono tali persone, più probabilità di successo si hanno.

La “versatilità” viene spesso considerata in senso limitato, e cioè come la capacità di possedere diverse capacità e talenti. Nell’ambito delle startup per versatilità si intende un qualcosa che prevede ben altro oltre alle capacità individuali. È una questione di attitudine mentale.

I team delle startup devono possedere la capacità di cambiare i prodotti, adeguarsi a piani di compensazione diversi, intraprendere nuovi approcci al marketing, cambiare settore, ri-brandizzare l’attività o addirittura mandare all’aria l’attività stessa e ricominciare da capo.

 

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Tutto sta nel riprendersi dagli scossoni. I team in grado di riprendersi assieme, possiedono anche quel tratto unico che consta nel lavorare assieme in armonia nel tempo.
Ho inoltre notato che le startup gestite da co-fondatori hanno un tasso di probabilità di successo più alto di quelle con un singolo fondatore. Un co-fondatore genera cooperazione. C’è maggiore responsabilità, il che può aiutare a evitare alcune insidie tipiche delle situazioni con un unico leader carismatico. Inoltre, un co-fondatore potrebbe avere delle skill dei quali si è sprovvisti.

 

Conclusioni

Se la tua startup dura nel tempo, sei fortunato. Sei stato in grado di fare qualcosa che il 90% delle nuove aziende non è in grado di fare.

Anche se ci vuole molta fortuna per risultati di successo come quelli di Google o Facebook, vi sono anche motivi più banali per i quali le altre startup hanno avuto la capacità di sfondare. Hanno realizzato un prodotto che incontra una domanda, non hanno lasciato nulla al caso, sono cresciute rapidamente e hanno avuto la capacità di riprendersi dagli scossoni tipici del mondo delle startup.

Fonte: Forbes

da | Ott 18, 2016

Giulia Satta

Giulia Satta

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