Il cibo e l’alimentazione sono degli elementi essenziali per la vita di ognuno di noi. Oltre all’utilità puramente biologica di nutrirsi per sopravvivere, gli alimenti e la loro esperienza occupano una parte integrante della nostra vita e, soprattutto in una cultura come la nostra, diventano uno spazio di incontro, condivisione e convivialità.
Ma proprio a causa di questa importanza il cibo ha assunto anche altre valenze: è diventato fonte di preoccupazioni e di stress; basti pensare all’associazione cibo-magrezza-bellezza, ed ecco che molti di noi utilizzano tempo ed energie a profusione per fare diete, controllare il cibo che viene mangiato, fare rinunce.
DIETE E RESTRIZIONI
Quasi ognuno di noi nel corso della sua vita ha provato un particolare regime dietetico, o ha messo almeno una volta in atto delle restrizioni, come “per un mese non mangio più dolci!” o argomentazioni simili.
Quasi altrettanti di noi hanno abbandonato queste diete dopo qualche tempo, probabilmente recuperando il peso che erano riusciti a perdere, anzi forse qualche chilo in più; a quel punto nuovo allarme: bisogna rimettersi a dieta! E così via, incastrati in un meccanismo a yo-yo.
A questo aggiungiamo lo stato d’animo di chi si mette a dieta: molto spesso essa è accompagnata da sentimenti di frustrazione, di sacrificio e di malessere. Queste sensazioni gettano le basi per “sgarrare”, per fare l’eccezione… e quanto è buona questa eccezione! Non c’è da stupirsi: dove la dieta era caratterizzata da sofferenze, rinunce, cibo non particolarmente buono, l’eccezione è accompagnata (almeno all’inizio) da sensazioni di sollievo e piacere, dato che spesso si sgarra con alimenti “proibiti” e molto gustosi.
Ma a che scopo creare un tale sconvolgimento in relazione al cibo?
INTORNO AL CIBO: EMOZIONI
Il cibo e l’alimentazione in generale proprio perché parte integrante della nostra giornata e della nostra vita necessariamente si accompagnano a stati emotivi e a pensieri.
Possiamo mangiare con indifferenza, con ansia, con sensazioni di rabbia o di tristezza. Se riflettiamo un attimo possono tornare alla mente immagini e ricordi di esempi di questo genere: pensiamo ad una pausa pranzo a lavoro, magari in un momento in cui eravamo sommersi di cose da fare, abbiamo mangiato accompagnati da ansia, fretta ed agitazione; oppure ricordiamoci della nostra infanzia, quando la mamma ci faceva mangiare cose che non volevamo… ecco allora la rabbia.
Facciamo però un passo avanti. Se tutti abbiamo in mente e riconosciamo le emozioni che ci accompagnano in un pasto, forse pochi si sono soffermati a notare le differenze che queste portano nel nostro modo di mangiare, nella velocità, nella quantità e nella tipologia di cibo.
Ecco un esperimento interessante che potreste provare: quali differenze notate, in base alle vostre emozioni, nel vostro modo di alimentarvi?
Da ricercatrice della mente e delle neuroscienze applicate, ho voluto sperimentare in prima persona il protocollo e poi non l’ho più lasciato.
ALKAENERGY è uno stile di vita che aggiunge, invece che togliere, che sazia e ci dona abbondanza, energia fisica e mentale.
Ci regala solo emozioni positive: curiosità e allegria, dinamicità e resistenza fino a tarda ora!
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