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Lean Startup, l’esperienza di Domenico Greco (GTA Factory) in Brasile

Lean Startup, l’esperienza di Domenico Greco (GTA Factory) in Brasile

da | Business

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Oggi il nostro blog ospita il racconto del viaggio in Brasile dell’esperto di startup Domenico Greco.

Con la sua GTA Factory e l’esperienza nel settore, Domenico offre corsi e workshop dedicati alle startup e business che vogliono migliorarsi e arrivare preparati davanti ai futuri finanziator. Le sessioni, che possono essere svolte online o in presenza,  aiutano le startup a capire come impostare un business plan efficace o a scoprire il valore della propria startup.

Di recente Domenico, come dicevamo più sopra, è stato ospite in Brasile, più precisamente in Campinas, per l’evento dedicato all’innovazione Desafio Unicamp, per approfondire il tema della metodologia Lean applicata alle startup. Sul blog della sua Academy puoi leggere l’articolo completo mentre qui trovi un estratto e il video del suo speech.

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L’idea iniziale

L’8 aprile 2017 si è svolto in Campinas l’evento Desafio Unicamp, uno dei momenti di stimolo all’innovazione più importanti dell’anno che organizza l’Unicamp di Campinas per il suo dinamico e consistente ecosistema dell’innovazione. Grazie all’invito ricevuto da Inova Unicamp – l’agenzia di trasferimento tecnologico dell’Università, guidata dal Prof. Milton Mori con il suo staff di altissimo livello nella gestione delle problematiche dell’innovazione – ho potuto partecipare a questo incredibile evento come relatore, con la missione di introdurre e approfondire il tema dell’approccio “Lean Startup”. Dopo averne discusso con il Management di Inova abbiamo stabilito che sarebbe stato opportuno e stimolante provare a presentare l’approccio Lean con un focus particolare sul “Go-to Market”, dal momento che storicamente è stato osservato proprio come fortemente critico, per le startup che scelgono di adottare una delle le tante avanzatissime tecnologie che Unicamp sviluppa, riuscire a trovare il mercato giusto, favorendo uno sviluppo sostenibile e scalabile delle startup stesse. L’origine di questa criticità deriva soprattutto dal fatto che le tecnologie che sviluppa Unicamp presentano una notevole componente ingegneristica che ne supporta l’alta complessità scientifica. Questo implica che ogni innovazione derivante da queste tecnologie richiede dei processi di implementazione e di test molto avanzati e anche molto costosi. Stiamo parlando di tecnologie che spaziano nella biotecnologia, nella chimica industriale, nella genetica, nella farmaceutica e in generale nelle più svariate “life science”. È quindi facile da comprendere come mai l’ingresso sul mercato sia una delle principali incognite e criticità per le startup che ruotano attorno ad Unicamp, l’università con la più alta intensità di innovazione del Paese.

Partendo da queste considerazioni ho deciso, in accordo con il MGMT di Inova, di sviluppare e presentare per l’occasione una versione del più noto e generale “Lean Canvas” di Ash Maurya, più focalizzato sul Go-to Market e le scelte che tipicamente accompagnano le startup nelle fasi di “Customer Discovery” e “Validation”.

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Validazione e sviluppo

Fortunatamente ho potuto raggiungere Campinas 3 giorni prima del fatidico evento, in modo da spendere qualche giornata di mentoring con lo Staff di Inova e soprattutto con alcune startup da loro incubate, fra le quali alcune erano particolarmente interessate a conoscere la metodologia Lean che sto contribuendo a sviluppare con il progetto SOLA. Devo dire che arrivare qualche giorno prima è stata davvero una magnifica idea. Prima di tutto per l’accoglienza; poche volte capita di ricevere un’accoglienza tanto densa di empatia e voglia di esplorare, adottare nuovi concetti, nuove prassi e nuovi approcci culturali. Credo che la grande competenza di Unicamp nell’innovazione derivi proprio da questa base culturale che hanno avuto l’abilità di costruire e valorizzare nel tempo, per la quale non esistono pregiudizi ma solo valutazioni oggettive; hanno una continua e naturale tensione alla scoperta di nuovi talenti e sanno come riconoscerli, accoglierli e farmi crescere.

Ogni startup che ho incontrato presenta degli elementi di innovazione inaspettati e le persone che le portano avanti hanno una preparazione ed una passione da vero e proprio encomio. Sono stati 3 giorni intensi di pieno lavoro (10 H al giorno anche) ma la fatica non l’ho neppure avvertita, tanto ero preso a dare i migliori consigli che potevo, a trasmettere il meglio delle mie conoscenze per facilitare e accelerare i team di giovani e incredibili talenti nelle loro sfide imprenditoriali.

In piena aderenza e coerenza con i principi del Lean Thinking, questi giorni sono stati fondamentali anche per raccogliere sul campo dati fondamentali per perfezionare il modello di “Lean Go-to Market Canvas” che avrei presentato per la pima volta in assoluto durante l’evento e workshop del sabato seguente. Naturalmente, come è facile supporre, ho completato la mia presentazione solo la sera prima dell’evento, proprio per sfruttare al massimo tutte le “validazioni del mio prodotto” raccolte sul campo. Mi sarebbe certamente piaciuto avere più tempo e più osservazioni a disposizione anche se una nuova idea ormai si era fatta facilmente spazio nella mia mente e sapevo che mi avrebbe guidato.

From Lean Startup to Learn Startup

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da | Mag 12, 2017

Giulia Satta

Giulia Satta

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