Per testare la propria strategia, su Google Ads, occorre avviare diverse campagne e analizzare le performance; ma tanto più diventano numerose e tanto più la gestione campagne Ads diventa complessa, in quanto la mole di dati diventa importante.
Per la gestione delle campagne, Google Ads ci mette a disposizione diversi strumenti, tra i quali le etichette, la possibilità di misurare il rendimento delle campagne per intervallo di date e l’aggiustamento dell’offerta per località.
Etichette Google Ads: come sfruttarle al meglio
Grazie alle etichette è possibile organizzare le nostre campagne, i gruppi di annunci, gli annunci e le parole chiave in gruppi. Consentono un’alta personalizzazione così da renderle intuitive per chi le utilizza, e inoltre possono essere modificate in corso d’opera.
Le etichette sono utili non soltanto per organizzare le campagne, ma anche come strumento di analisi e promemoria.
Se ad esempio etichettiamo le parole chiave in funzione del termine più utilizzato (ad esempio con i sinonimi dello stesso concetto o della parola chiave principale) è possibile verificare con estrema facilità quali termini hanno perfomato meglio e quali invece non riescono a convertire.
Inoltre possiamo utilizzare le etichette per ricordarci delle informazioni utili nella gestione delle nostre campagne, come ad esempio
- il costo della campagna
- se una parola è nuova e da testare
- se ha un buon tasso di conversione oppure no
- se si tratta di promozioni legate a una stagione
Come creare le etichette (nella nuova versione di Google Ads)
- Nel menu Pagina seguire il percorso: Campagne, Gruppi di annunci, Annunci ed estensioni Parole chiave.
- Selezionare una campagna, un gruppo di annunci, un annuncio o una parola chiave a cui vogliamo applicare l’etichetta.
- Fare clic sul menu a discesa Etichetta nel banner blu che appare lungo la parte superiore della tabella.
- Cliccare su Nuova etichetta.
- Assegnare un nome, scegliere un colore e aggiungere una descrizione (facoltativa).
- Cliccare su Crea.
- Per applicare la nuova etichetta, cliccare su Applica.
- Per applicare le etichette a più campagne, gruppi di annunci, annunci o parole chiave contemporaneamente, selezionare più elementi della tabella e utilizzare il menu a discesa Etichetta per applicare una o più etichette.
Vi rimandiamo a un’utile guida ufficiale di Google che vi farà comprendere al meglio l’utilità delle etichette Ads.
Google Ads: misurare il rendimento delle campagne per intervallo di date
Per i nostri test è importante definire se i nostri annunci fanno più click in un determinato giorno piuttosto che in altri, oppure in una stagione specifica. Grazie a questa funzione di Ads, fruibile sia nella vecchia versione che nella nuova, possiamo confrontare il rendimento delle campagne nel corso del tempo tra due intervalli di date. Inoltre possiamo utilizzare dei segmenti per visualizzare informazioni ancora più dettagliate.
Questi dati sono disponibili cliccando su “Confronta con” nel selettore dell’intervallo di date, seguendo questo percorso (nella versione nuova di Ads):
- Sul menu Pagina cliccare su Campagne.
- Cliccare sulla freccia verso il basso dell’intervallo di date, che si trova in alto a destra.
- Fai clic sul pulsante di attivazione/disattivazione accanto a “Confronta” per attivare un secondo campo dell’intervallo di date.
- Selezionare le date da confrontare (Periodo precedente, Anno precedente o intervallo di date Personalizzato).
- Cliccare su Applica per visualizzare i risultati di entrambi gli intervalli di date, che vengono visualizzati nel grafico del rendimento.
Aggiustamento dell’offerta per località Ads e pianificazione degli annunci
Quando le nostre campagne vanno avanti già da un periodo di tempo considerevole possiamo individuare dei comportamenti ricorrenti, così da utilizzare i dati nell’ottimizzazione delle prossime campagne. Se vediamo che i nostri annunci convertono meglio in un determinato giorno della settimana o a un orario specifico, oppure in una località piuttosto che in un’altra, possiamo utilizzare a nostro favore le funzioni di pianificazione degli annunci e di aggiustamento dell’offerta per località.
Entrambe le funzioni sono disponibili nelle impostazioni.
Pianificazione annunci Google Ads
Per pianificare gli annunci, sulla nuova versione di Ads, occorre seguire questi passaggi:
- Dal menu Pagina cliccare su Pianificazione annunci.
- Cliccare sull’icona a forma di matita e selezionare una campagna per creare la pianificazione.
- Selezionare giorni e orari specifici, considerando che la pianificazione tiene conto del fuso orario dell’account.
- Salvare.
Questa funzione può essere utile sia per personalizzare gli annunci in base ad esigenze specifiche (se ad esempio un servizio clienti non è attivo h24 e non si vuole lasciare l’e-shop “scoperto”) sia per andare incontro alle abitudine del proprio target. Se sappiamo che, ripetutamente, in uno specifico giorno della settimana i nostri annunci non hanno alcun tasso di risposta, allora meglio sospendere la campagna in quel determinato giorno, così da ottimizzare le spese.
Aggiustamento dell’offerta per località
Possiamo intervenire anche in base alla risposta che i nostri annunci hanno su di una località piuttosto che in un’altra. Infatti Google Ads ci permette di alzare o abbassare l’offerta in base alle risposte ottenute in una regione o città piuttosto che in un’altra: se non c’è troppa concorrenza ovviamente potremo spendere di meno, e investire la cifra risparmiata in mercati più costosi dove la concorrenza è più agguerrita.
Per aggiungere o aggiornare gli aggiustamenti delle offerte per le località occorre seguire questi passaggi:
- Nell’elenco dei tipi selezionare Parole chiave e targeting> Località.
- Selezionare una o più località.
- Nel riquadro di modifica, accanto ad “Aggiustamento delle offerte”, inserire un valore compreso tra -90% e +900%.
Gestione campagne Google Ads: 8 errori da evitare
Dopo aver visto questi semplici “trucchi” passiamo ai 8 errori più comuni sulla gestione delle campagne Ads.
- Non inserire le parole chiave all’interno degli annunci: per alzare il ranking dell’annuncio, e anche la qualità stessa, è opportuno inserire le parole chiave, quanto meno la principale, sia all’interno del copy che del titolo. Ovviamente cercando di non far diventare il testo stucchevole o forzato.
- Inserire tutte le parole chiave all’interno dello stesso gruppo di annunci: in questo modo non soltanto non potrete avere il quadro chiaro di cosa funziona e cosa no, ma si abbassa anche il livello di qualità della campagna. Meglio dividere le parole chiave per categorie e pertinenze, creando diversi gruppi. Un lavoro di certo più impegnativo ma senza dubbio più funzionale.
- Creare lunghe liste di parole chiave generiche: come dicevamo essere troppo generici ci esporrebbe al rischio di spendere molto di più e di sparare nel mucchio, attirando anche click provenienti da utenti interessati ad altri intenti. Meglio essere più specifici e mirati.
- Utilizzare una campagna unica per tutti i gruppi di annunci: è sbagliato tanto quanto inserire tutte le parole chiave all’interno dello stesso gruppo di annunci, per gli stessi motivi: organizzazione, analisi, qualità. Anche perché è bene creare diverse campagne differenziandole per reti.
- Non fare a monte un’analisi per trovare quella particolarità che distingue il nostro prodotto o servizio da quelli della concorrenza: se spingiamo su una qualità che gli altri non hanno avremo più possibilità che gli utenti clicchino proprio sul nostro annuncio, anche se sopra di noi c’è qualcun altro. Inoltre queste caratteristiche e punti di forza vanno enfatizzate al massimo anche nella pagina di atterraggio.
- Non attivare il monitoraggio delle conversioni: è molto importante capire da dove arrivino le conversioni, così da migliorare le nostre campagne. A questo scopo è indispensabile attivare il monitoraggio delle conversioni, così da verificare quali parole chiave e quali strategie performano meglio.
- Usare parole chiave solo a corrispondenza generica: per lo stesso principio per cui è meglio attirare meno utenti ma più “di qualità”, ovvero che rispondono meglio alle nostre campagne, è preferibile utilizzare delle corrispondenze più specifiche. Abbiamo approfondito l’argomento sull’articolo “Come fare una campagna Google Ads”.
- Non creare delle landing page specifiche: piuttosto che direzionare gli utenti alla home page del proprio sito web è preferibile creare delle landing page studiate ad hoc, una per ogni gruppo di annunci, soprattutto se differenziamo le campagne da regione a regione.