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Guida come diventare Freelance – Seconda parte: dove e in che modo cercare lavoro

Guida come diventare Freelance – Seconda parte: dove e in che modo cercare lavoro

da | Business

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Dopo avere visto, nella prima parte della nostra Guida a Come diventare freelance chi è il libero professionista, che cosa fa, quanto guadagna e perché diventarlo, cerchiamo ora di analizzare ove il freelance può rivolgersi per trovare più facilmente lavoro. I freelance possono trovare clienti virtualmente ovunque, ma una delle migliori opzioni è attraverso piattaforme online freelance. Dati recenti mostrano che questo è il modo in cui il 75% dei freelance trova lavoro.

Le piattaforme freelance

Che cosa s’intende con piattaforme freelance? Si tratta di «mercati online» in cui i liberi professionisti possono mostrare le loro competenze, condividere il loro portafoglio e indicare le loro tariffe. I clienti sanno che troveranno molti freelance su questi siti, quindi di solito è il primo punto di riferimento per le aziende che cercano i talenti e trovano la persona giusta per lavorare al loro prossimo progetto.

Quali sono le piattaforme più popolari? Vediamo quelle più note a livello globale, valide anche per l’Italia, con una rapida incursione in alcune ultime novità che hanno preso piede nel nostro Paese.

  • Upwork. Si tratta di una delle piattaforme freelance più grandi e conosciute. È un’ottima scelta per tutti i freelance, soprattutto perché funge da marketplace per ogni tipo di progetto. I liberi professionisti a tutti i livelli di esperienza possono trovare progetti a breve o lungo termine praticamente in qualsiasi campo. Grazie alla sua fusione con oDesk ed eLance, Upwork è anche estremamente noto tra le aziende che cercano di esternalizzare il lavoro, assicurando un flusso costante di clienti che visitano il sito. Upwork è gratis da usare, ma dovrai pagare una piccola «tassa» per ogni lavoro che ricevi attraverso la piattaforma.
  • Fiverr. Altra piattaforma molto nota, specialmente per piccoli compiti. Offre, infatti, lavori specifici che sfruttano al meglio le tue abilità di nicchia. Puoi usare Fiverr per offrire qualsiasi tipo di lavoro, dal design del logo a far portare a spasso il cane. Questo lo rende una buona scelta per chiunque abbia appena iniziato. Sei libero di usare Fiverr come libero professionista, ma dovrai pagare un tot per ogni lavoro che trovi.
  • Freelancer.com. Puoi usare questa piattaforma gratuitamente, ma troverai maggiori offerte sottoscrivendo un abbonamento premium. Gli utenti con profilo gratuito devono anche pagare una piccola percentuale dei loro guadagni ogni volta che lavorano attraverso la piattaforma. Freelancer.com presenta milioni di posti di lavoro per tutti i tipi di freelance, così puoi sfogliare le richieste e inviare un’offerta per quelle che meglio si adattano alle tue capacità.
  • Guru. Al grido di «Cerca tra oltre tre milioni di professionisti», Guru serve tutti i tipi di freelance, con progetti sia a lungo sia a breve termine e la possibilità di svolgere attività orarie o basate su progetti. Dovrai pagare un tot per i progetti di successo: la tariffa dipende dal tuo livello di iscrizione. La piattaforma ha una lunga storia come il primo mercato online per tutti i tipi di lavoro freelance, quindi il processo è stato ben testato e gli utenti tendono ad essere fedeli alla piattaforma.
  • Addlance. Con più di 20.000 professionisti e progetti per € 20.000.000, Addlance è una piattaforma molto proficua nel nostro Paese, sia per chi vuole pubblicare annunci e trovare professionisti ad hoc per un certo lavoro, sia per i freelance stessi a caccia di lavoro. Pubblicare un progetto è gratuito così come l’iscrizione per ambo le parti. Qualora però tu, freelance, voglia rispondere a un annuncio e candidarti a un progetto, dovrai «acquistare crediti», quelli indicati in corrispondenza di ogni offerta e crescenti in base al valore economico del progetto proposto. Più alti sono i crediti, maggiore il budget predisposto come compenso di chi si aggiudicherà il ruolo. Si va da 0 crediti per i progetti gratis fino a 10 crediti per quelli più importanti. Avrai anche il rimborso automatico dei crediti se il cliente non visiona l’offerta o scarta tutte le offerte.
  • ProntoPro. Con oltre 400.000 professionisti a disposizione, ProntoPro è una piattaforma assai ampia dove cercare, o offrire, qualsiasi tipo di lavoro: da quelli digital (ove il competitor Addlance è molto forte e ben specializzato) a quelli invece più «manuali». Idraulici, elettricisti, imbianchini, estetiste, ma anche nutrizionisti, coach, trainer, insegnanti d’inglese: ecco solo alcuni dei profili più richiesti qui. Anche in questo caso devi acquistare crediti per rispondere agli annunci e il costo non è proprio bassissimo. Certo è che, essendo la piattaforma così ampia e ricca di offerte, è presumibile che tu possa ammortizzare l’investimento iniziale con i compensi che riceverai qualora le tue candidature vadano a buon fine.

Come funzionano le piattaforme freelance

Ogni piattaforma ha un proprio insieme di regole, ma ci sono due processi principali per trovare lavoro:

  1. Piattaforme in cui i freelance creano un profilo per promuovere le proprie capacità e abilità e attendono che i clienti si mettano in contatto per informarsi sui loro servizi o assumerli. Fiverr usa quest’approccio.
  2. Piattaforme in cui i clienti pubblicano dettagli sul tipo di lavoro di cui hanno bisogno o sulle competenze che stanno cercando, e spetta al libero professionista rispondere alle offerte. È quanto accade, ad esempio, su Freelancer.com, PeoplePerHour o ancora, come abbiamo visto, su Addlance e ProntoPro.

Oggi molti siti usano una combinazione di entrambi gli approcci.

Alcuni siti, come Freelancer.com, offrono anche «concorsi»: una sorta di gare, con la descrizione di un progetto da aggiudicare. I freelancer presentano il loro lavoro e il cliente sceglie quello che preferisce. Solo i freelancer vincenti vengono pagati.

Per utilizzare una piattaforma freelance per trovare lavoro, di solito sono necessari alcuni passaggi fondamentali quali i seguenti:

  • Iscriviti al sito (come visto, a volte a pagamento);
  • Crea un profilo attraente che elenchi le tue qualifiche ed esperienze e mostri il tuo lavoro precedente;
  • Cerca progetti e lavori che sono stati pubblicati dai clienti. Generalmente devi presentare una proposta o un’offerta che enfatizzi la tua esperienza in questo settore;
  • Sii pronto a rispondere quando un cliente t’invita a presentare una proposta per un progetto in modo da non perdere un’opportunità;
  • La tua offerta dovrebbe includere alcuni fattori chiave, quali la tua richiesta economica, una o più precedenti esperienze in questo settore, nonché la descrizione del prodotto finale che consegnerai (ad esempio, tre opzioni di logo con un massimo di due revisioni);
  • Una volta concordato il progetto, il cliente t’invierà l’intero brief attraverso la piattaforma;
  • Usa la piattaforma freelance per monitorare il tuo tempo, o per impostare e segnare le scadenze e i risultati da conseguire via via.

Spesso le piattaforme freelance ti chiedono di registrare la tua posizione. Ciò fa parte dell’obbligo che hai di fornire informazioni personali accurate. È possibile, ma non facile, modificare la posizione dopo la registrazione. La maggior parte delle piattaforme richiede di fornire un numero di telefono sicuro o di parlare al servizio clienti per cambiare la propria posizione.

I costi di utilizzo

Come accennato sopra, nonostante molte piattaforme consentano di realizzare gratuitamente il primo step – la registrazione di un account – alla fine nulla è completamente gratuito, se si vogliono usare al meglio gli strumenti messi a disposizione. Diverse piattaforme utilizzano differenti modelli di prezzo, che possono rendere difficile il confronto delle opzioni.

  • Alcune piattaforme fanno pagare una quota d’iscrizione anticipata, come iFreelance, che quindi non ha ulteriori addebiti.
  • La maggior parte delle piattaforme è libera di registrarsi, ma addebita un costo di riferimento o di connessione, il che significa che ogni volta che accetti un lavoro tramite il sito, dovrai pagare una determinata percentuale dei tuoi guadagni sulla piattaforma. Upwork è un ottimo esempio di questo modello.

La maggior parte dei marketplace freelance offre sia un modello di abbonamento gratuito di base che una versione premium, con maggiore visibilità e accesso a ulteriori opportunità di lavoro.

Sarai in grado di trovare informazioni sulle commissioni che ogni piattaforma addebita nella sezione Aiuto o nelle FAQ. Il modo più veloce per ottenere tutti i dettagli della tariffa è trovare la sezione Aiuto e cercare «Commissioni».

Ci sono voci secondo cui piattaforme come Freelancer.com fanno pagare commissioni nascoste. Questo non è vero. Semmai possiamo dire che alcuni siti abbiano, in effetti, sistemi di tariffazione non sempre semplici da capire.

Quale piattaforma scegliere

All’inizio, una buona decisione potrebbe essere quella di una piattaforma molto semplice come Fiverr. Aprirvi un account è semplice: devi semplicemente inserire il tuo indirizzo email e scegliere un nome utente e una password. Altri siti hanno processi di registrazione molto più complicati. Ad esempio, per aderire a Toptal, un sito per sviluppatori di software, designer e consulenti finanziari, è necessario completare test impegnativi in ​​termini di competenza linguistica, conoscenza tecnica, test della personalità e screening dal vivo.

Detto questo, il sito che ove è più facile iscriversi come principiante non è necessariamente il miglior sito per farti guadagnare soldi come libero professionista più esperto. Puoi provare su più piattaforme e concentrarti poi su quella che maggiormente senti che si adatta a te. Ecco alcuni punti da prendere in considerazione quando si sceglie una piattaforma freelance:

  • Ubicazione: molte piattaforme sono veramente globali e servono centinaia di Paesi. Freelancer.com, ad esempio, ne copre 247, Upwork ha utenti da 180 Paesi; Fiverr è utilizzato in 196. Se preferisci però rivolgerti al mercato di una certa nazione, magari la tua anzitutto, puoi sceglierne una che abbia sede nella località in questione o abbia più clienti là dove operi anche tu. Una piattaforma locale può essere più facile da usare da un punto di vista finanziario, poiché tutti i prezzi saranno già nella tua valuta locale, risparmiando le commissioni di conversione. Avrai più opzioni per ritirare i tuoi soldi.
  • Commissione:nessuno vuole pagare più tasse del necessario, quindi è necessario determinare quali tasse valga la pena pagare per ottenere l’accesso a nuovi clienti.

Un’altra importante possibilità sta nello scegliere una piattaforma dedicata, dove il «core business» sia dato da settori specifici o ci si dedichi a particolari tipologie di lavoro. In questo caso i vantaggi non sono pochi:

  • Potrai trovare molti più progetti pubblicati rilevanti rispetto alle tue competenze;
  • Hai maggiore possibilità di trovare lavoro perché tutti i clienti sono alla ricerca delle tue capacità;
  • Puoi affinare il tuo profilo per concentrarti sulle tue abilità di nicchia nel tuo campo, che potrebbe essere troppo specifico su un sito di libero professionista in generale.

Alcune delle piattaforme freelance «di nicchia» più popolari includono:

  • 99designs. Per tutti i tipi di grafici. Qui puoi trovare lavoro per design di logo, packaging, web design e così via;
  • FreelanceWritingGigs.com. Per tutti i liberi professionisti che lavorano con la parola scritta, che include contenuti e copywriter, scrittori tecnici, editori e correttori di bozze;
  • Freelancewriting.com. Si tratta di un’altra grande fonte di lavori di scrittura per scrittori freelance;
  • Toptal. Una piattaforma freelance per i migliori sviluppatori di software. I liberi professionisti sono selezionati in modo abbastanza rigoroso, quindi solo il 3% – il TOP – è autorizzato a registrarsi sul sito. Quelli che lo fanno, però, possono aspettarsi dei lavori di sviluppo piuttosto remunerativi;
  • Designhill. Un’altra piattaforma per tutti i tipi di designer, per trovare lavoro creativo di design;
  • The Creative Group. Un aiuto concreto per i liberi professionisti che lavorano in tutti i tipi di campi creativi a trovare lavoro, inclusi fotografi, designer, marketer, scrittori e artisti.

Altri luoghi e modi con cui trovare lavoro

Ci sono molti freelance di successo che ottengono tutti i loro affari senza impostare un piede digitale in un mercato libero. Questi sono i migliori modi alternativi per trovare lavoro come libero professionista:

  • Social media. Ci sono dozzine di gruppi su Facebook dove i freelance possono cercare lavoro e condividere opportunità di lavoro. Puoi utilizzare il tuo profilo personale per far sapere ai tuoi amici e follower che stai cercando lavoro freelance o persino impostare una pagina per la tua attività. LinkedIn in particolare può essere molto utile per i liberi professionisti. Sfrutta al meglio il tuo profilo per attrarre offerte per il lavoro indipendente;
  • Piattaforme di social media specifiche del settore. Queste piattaforme, come Behance e Dribble per designer e creatività visive, Contently per scrittori e StackOverflow per sviluppatori di software, offrono ai freelance un palcoscenico per mostrare il proprio lavoro. Su questi siti, puoi visualizzare il tuo portfolio e la rete con altri freelance per trovare altri lavori;
  • Passaparola. Il modo più efficace per trovare lavoro è attraverso endorsementA volte, questo avviene attraverso colleghi liberi professionisti che trasmettono ai clienti quando hanno più lavoro di quanto possano gestire da soli. Man mano che la tua reputazione cresce, saranno i tuoi clienti stessi a farti pubblicità;
  • Il tuo sito web. Dovrebbe essere ottimizzato per posizionarsi bene sui motori di ricerca quando un cliente cerca freelance con il tuo insieme di competenze. Avere un sito Web è un ottimo modo per promuovere i tuoi servizi e mostrare le tue abilità.
  • Invio tramite posta elettronica. Manda ai potenziali clienti una breve, accattivante descrizione delle tue capacità. Suggerisci modi in cui possono beneficiare dei tuoi talenti.

 

E dopo?

Una volta scelta la o le piattaforme su cui vuoi proporti, dovrai comunque crearti su esse – così come su social media, sito o mondo del digitale in generale – un profilo vincente, che colpisca e convinca da subito. Come fare? Lo vedremo nella prossima puntata della nostra Guida.

 

da | Apr 30, 2019

Rachele Zinzocchi

Rachele Zinzocchi

✔ Helping You Help & Be Useful To Succeed in Business & Life | Digital Strategy R&D | Public Speaker | Coach | Author| Honoured by LinkedIn as one of the Top 5 Italian Most Engaged and Influencer Marketers Da sempre «devota» al Caring e al #SocialCare, alla «Utilità» come «essere Utile», «di Aiuto», sono divenuta negli anni non solo appassionata «teorizzatrice», ma vera e propria ambassador di un nuovo modello di marketing, quello che io chiamo #HelpMarketing, un nuovo modello di business, di atteggiamento per avere successo, raggiungere i propri traguardi ed obiettivi nel lavoro e nella vita – la cosiddetta #HelpFullNess, che «predico e pratico» e che è ispirata appunto all’Aiuto, l’Utilità, l’Essere Utile per Avere l’Utile. Con oltre quindici anni di esperienza professionale nella comunicazione come giornalista, External Relationship Manager, Conference Manager, R&D Social Media Manager, i miei settori di attività spaziano dal Digital Marketing a strategia e ricerca nel Digitale, dal Public Speaking a Coaching, Training, online e offline, e alla comunicazione: tanto attraverso i mainstream tradizionali quanto i cosiddetti new media. Un comandamento - «Vuoi vendere? Aiuta! ROI è Responsabilità, Fiducia» - una Missione: Aiutare Aziende e persone ad Aiutare, ad essere Utili, per raggiungere il successo, conseguire i propri traguardi negli affari e nella vita. Il miglioramento costante della soddisfazione del cliente e il Social CRM sono per me campi di ricerca quotidiana e di analisi continua, nel tentativo di ideare soluzioni sempre migliori per il Customer Care online e un vero Social Care di successo per compagnie e brand. Attualmente impegnata col nuovo Progetto #Digital #Education, Educazione Civica Digitale, per un uso responsabile e consapevole del Digitale come strumento, da usare bene per il bene, ho trovato il tempo per scrivere Telegram perché, il primo libro in assoluto sul tema, con nuove visioni strategiche e i tool più utili per capire e implementare nuove tattiche e attività su Telegram e grazie a Telegram. Scrittrice e collaboratrice di testate online e offline, magazine, quotidiani e riviste - quali Key4Biz con la rubrica #Digital #Education, Agenda Digitale, Cybersecurity360, Digital4Biz, TechEconomy con la rubrica #SocialCare e Your Brand Camp con #InfluencerMarketing Latest Trends – sono Professional Speaker per eventi come SMX, eMetrics, ISBF, CMI, Social Media Week, MBSummit, nonché Conference Manager, Business Coach e Life Coach con webinar, workshop, masterclass e corsi per aziende, privati, realtà quali la Sapienza Università di Roma, LUISS Guido Carli, Sole 24 Business School, Business International, Gruppo Roncaglia, Istituto Tagliacarne, Roma, TAG Innovation School, Buzzoole, YourBrandCamp, TrekkSoft. Già docente al Master in Digital Marketing e Social Media Marketing di Digital Coach, Milano, al Master in Digital Media Management di IED Milano, e all’Università degli Studi Roma Tre, ho un must: il Lifelong Learning & Continuing Vocational Training. Passo due ore al giorno leggendo e studiando le migliori fonti selezionate online da rassegne stampa, siti, blog, social media, libri, riunendo le news più importanti e i principali risultati delle mie ricerche in mindmap sempre aggiornate.

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