Freelance: il sogno di molti dipendenti delle più svariate aziende, un incubo per tanti che poi hanno fatto «il grande passo» e talora sembrano arrivare quasi a pentirsene, immersi tra fatture, telematiche e non, partite IVA con tasse da capogiro e… farsi pagare, che diviene a sua volta un lavoro. Certi dubbi però sono destinati a sparire nel momento in cui, più freddamente e razionalmente, si guarda alla figura del Freelance – che per riuscire deve «solo», si fa per dire, capire la propria strada, che cosa effettivamente vuol fare della e nella sua vita – e alla sua grande richiesta sul mercato. I vantaggi, infatti, non sono pochi.
Freelance e mondo del lavoro
Se divenire Freelance sta divenendo una scelta sempre più massiccia come alternativa al ruolo di dipendente di una singola azienda, lavorare con i Freelance è ormai una scelta popolare anche le aziende stesse. La recessione, l’aumento del costo del lavoro, problemi e impicci burocratici vari rendono sempre più difficile nuove assunzioni anche nelle grandi compagnie che spesso, dunque, prediligono collaborazioni esterne. Assumendo i Freelance, le aziende hanno accesso alle competenze di cui hanno bisogno senza mantenere personale permanente. Il Freelance offre la possibilità non solo di svolgere il lavoro in cui eccellono, ma anche di lavorare in remoto per aziende diverse e lontane.
Se guardiamo agli USA, ad esempio, i dati confermano.
- Nel 2005, il 10,1% della popolazione lavorava come Freelance;
- Nel 2014 la cifra era salita al 34% della forza lavoro, 53 milioni di americani;
- Nel 2017 si è giunti al 36% della forza lavoro nel ruolo di Freelance, ossia 57,3 milioni di persone;
- Entro il 2020, si prevede che tale numero raggiunga e probabilmente superi il 40%.
Freelance, chi è e che cosa fa
La vita del Freelance è impegnativa ma può essere molto gratificante e divertente. Quando sei un libero professionista, tutto dipende da te. Alcuni vantaggi:
- Esser il capo di te stesso. Scegli le tue ore e decidi quando «entrare e uscire». Si tratta di un «lavoro senza un capo», come dice Seth Godin (che propone anche un interessante Workshop per aiutarti a trovare clienti migliori);
- Libertà di lavorare ovunque. Puoi metterti a lavoro da casa, dal tuo bar preferito o da uno spazio ufficio condiviso. Se sei un tipo avventuroso, puoi persino essere un nomade digitale, viaggiando per il mondo con il tuo fidato laptop o stando serenamente in riva al mare;
- Possibilità di scegliere i tuoi progetti, quali t’interessano e quali no, e le persone che ti piacciono. Puoi selezionare quali clienti avere e in quale campo, lavorare per più clienti alla volta o trovarne uno solo, affidabile, in grado di assicurarti entrate regolari;
- Possibilità di determinare il tuo orario. Puoi lavorare come il resto del mondo, oppure dormire fino a mezzogiorno e fare il tuo lavoro durante le ore piccole della notte;
- Un vero senso del successo. Quando sei un Freelance, l’importo che guadagni è direttamente collegato a quanto lavori e a quanto riesci nella tua attività. Non finirai col chiederti ogni momento perché non hai avuto l’aumento che aspettavi.
D’altronde, però, proprio per questo occorrono:
- Grande autodisciplina. Dovrai svolgere i tuoi compiti senza essere distratto dalla spiaggia, dal gioco o dai piatti sporchi nel lavello;
- Buone capacità di comunicazione. Sta a te sapere come chiedere maggiori indicazioni quando non capisci le istruzioni e dovrai saper trattare anche con clienti difficili;
- Forte capacità di Time Management. Dovrai ricordarti scadenze, specie quelle fiscali, nonché deadline precise per la consegna dei tuoi lavori in tempo con gli impegni presi;
- Coraggio di metterti in gioco. Nessuno saprà che sei uno sviluppatore, uno scrittore o un designer di alto livello a meno se non sarai tu a promuovere, in prima persona, le tue capacità;
- Capacità di Multitasking. Dovrai imparare a destreggiarti tra più progetti contemporaneamente, dando le giuste priorità ogni tua attività e mostrando in grado di passare da un argomento all’altro in un istante;
- Sapere esattamente il percorso da intraprendere e i passi giusti da fare per giungere alla meta. Questo principio, «ultimo ma non ultimo», è in realtà la regola essenziale che il Freelance deve seguire.
Bene mettere in chiaro dunque, fin da subito, le problematiche specifiche legate a questa professione. Tra queste:
- Incertezza nel reddito, che può variare da un mese all’altro;
- Niente ferie o malattie pagate;
- Reperibilità h24 (o comunque in tempi dilatati);
- Niente «lavoro sicuro». Se i clienti latitano, non vi sono indennità di licenziamento o condizioni per intentar causa. Dovrai saper gestire l’incertezza, mantenendo nervi saldi e senza chiederti di continuo «se e come farai» il prossimo mese;
- Obblighi fiscali non indifferenti;
- Responsabilità per le attività amministrative, quali contabilità, fatturazione e «inseguimento» dei pagamenti;
- Critiche e feedback negativi che possono giungerti e che devi sapere accettare;
- Possibilità di lavorare «isolato» dal resto del mondo. Non avrai sempre un collega per scambiar due chiacchiere o qualcuno con cui spettegolare alla macchinetta del caffè;
- Necessità di una comunicazione inesausta della tua attività presso clienti tali o potenziali;
- Capacità di auto-motivazione. Devi esser il leader di te stesso.
Quali sono i lavori da Freelance?
Vediamo adesso un elenco di lavori Freelance. Questa tipologia di lavoro è aperta a skills molto diverse, alcune delle quali, però, richieste più di altre. Tra queste ricordiamo soprattutto:
- Gestione dei social media. Come abbiamo visto qui sul nostro blog, si tratta di una competenza vitale ormai per tutti i tipi di imprese in tutti i settori verticali. Negli USA si stima che la tariffa oraria media per questo tipo di attività stia intorno a $ 16, ma i Freelance di talento possono chiedere fino a $ 45 l’ora;
- Programmazione e sviluppo nell’IT. Si tratta di un’altra scelta popolare fra i liberi professionisti, con un compenso medio orario di circa $ 22. In questo campo, molto dipende dai linguaggi di programmazione si padroneggiano. Uno sviluppatore full-stack negli Stati Uniti può chiedere una media di $ 55 l’ora, mentre un web designer si attesta su $ 25 di media;
- SEO, Content Writing e Copywriting. La tariffa oraria media per scrittori di contenuti in tutto il mondo è $ 16, relativamente bassa rispetto alle altre. Gli scrittori esperti e di talento, però, possono guadagnare fino a $ 90 l’ora negli States;
- Graphic design. I grafici di talento sono necessari per svariate e importanti attività, dalla progettazione del prodotto alla creazione del sito web. Il compenso orario medio è di circa $ 20, ma la gamma è ampia. I grafici guadagnano in media $ 17 l’ora, ma i migliori designer che attingono a progetti multimediali e 3D possono ottenere una tariffa oraria di $ 45 o superiore;
- Consulenza aziendale, ossia l’attività di affiancamento delle imprese in ogni aspetto del miglioramento della propria attività. Qui la tariffa oraria media parte da circa $ 35;
- Sicurezza dell’informazione. Glianalisti in questo settore sono molto necessari, considerato l’alto rischio di attacchi informatici; se sei un Freelance come analista della sicurezza IT, dovresti pagare ben oltre $ 40 l’ora;
- Contabilità. I Freelance e le piccole imprese spesso si rivolgono ad altri liberi professionisti per gestire le loro esigenze fiscali e contabili. Chi opera nel settore può mediamente richiedere tariffe di circa $ 19 l’ora, con analisti finanziari e contabili di gestione aziendale che arrivano sino a $ 21 l’ora.
- Fotografia e video editing. Ladomanda per questi lavori è cresciuta del 19-22%, poiché le immagini di alta qualità sono diventate sempre più importanti per il marketing di successo. La tariffa oraria media per fotografi professionisti parte da $ 75 l’ora, ma con una forbice ampia che premia i fotografi migliori e più esperti con cifre che arrivano fino a $ 500 l’ora.
Freelance, quanto guadagna
In un mestiere per definizione senza stipendio fisso, è normale che i guadagni possano variare significativamente da un professionista all’altro. Negli USA, addirittura, si può passare tranquillamente da $ 3 l’ora a $ 100 o più l’ora. Anche questo settore non si è sottratto ai venti della crisi: si trova anzi tra i più colpiti. Complessivamente, i compensi orari medi sono calati da $ 21 nel 2015 a $ 19 nel 2018. Recentemente, poi, si è registrato un enorme aumento di Freelance da Paesi come il Bangladesh e l’Ucraina, dove il costo della vita è basso e, dunque, chi proviene da lì e opera in remoto può permettersi di avanzare richieste competitive sul mercato: assai più basse, e dunque più appetitose, di quelle della media.
A quali parametri, dunque, guardare per stimare all’incirca i propri guadagni?
- Posizione geografica. Come anticipato sopra, se negli USA un professionista può chiedere ad es. $ 40 l’ora, per lo stesso lavoro nelle Filippine si sarà pagati intorno a $ 11,72 l’ora;
- Esperienza: maggiore è l’esperienza nel campo, maggiori sono i possibili guadagni. Un marketing specialist alle prime armi guadagnerà circa $ 16 l’ora ma può arrivare a una media di $ 52 l’ora dopo dieci anni di esperienza;
- Qualifiche: se da un lato il grado d’istruzione non è fattore decisivo nel mondo dei Freelance, e avere una laurea non aumenta in modo rilevante il reddito, d’altro canto però certi titoli di studio più avanzati, quali un dottorato di ricerca o un master, consentono di lasciar prevedere corrispondenti guadagni più importanti;
- Industria: significativa è, invece, l’incidenza del tipo di settore in cui si opera per determinare i guadagni della propria attività. Ad esempio, i Freelance in campo giuridico richiedono più del doppio della tariffa oraria degli assistenti amministrativi.
Freelance, le trappole da evitare
Prima di entrare nel vivo della nostra Guida, e condurti per mano passo dopo passo nella via che ti porterà a divenir un Freelance a cinque stelle, ricorda alcuni errori da evitare accuratamente:
- Non accettare ogni progetto. Scegli quelli che meglio si adattano alle tue capacità e ai tuoi interessi, in modo da poter mostrare le tue abilità e presentarti come esperto in determinati progetti;
- Stai lontano dagli eccessi nella richiesta compensi, né troppo in basso né troppo in alto. Non sparare cifre che un mercato in crisi non sarebbe comunque in grado di sostenere ma, allo stesso tempo, non deprezzarti «svendendoti»: potrebbe essere considerato sinonimo di scarsa professionalità. Fa’ le tue ricerche, con pazienza e diplomazia, per trovare con ogni cliente il giusto equilibrio;
- Segui sempre un cliente. Cerca di seguire la persona con cui lavori a 360 gradi, eventualmente ampliando la tua offerta per differenziarla e trovare spunto per nuove attività. Suggerisci un progetto connesso che potrebbe aiutare l’attività, fatti vivo anche dopo la conclusione di un rapporto per valutare l’avvio di altre collaborazioni insieme su altri fronti;
- Chiedi e ottieni sempre un contratto firmato.Il fatto che tu sia un libero professionista, e non un dipendente, non significa certo che non debbano esistere accordi nero su bianco che disciplinino la collaborazione. Semmai, anzi, è ancora più importante, dato il carattere «esterno» della collaborazione. Specificando onori ed oneri, diritti e doveri di entrambe le parti, il rapporto potrà esser vissuto da tutti in modo più sereno e disteso;
- Delega o automatizza il lavoro amministrativo. L’invio di fatture, la gestione degli obblighi fiscali e il mantenimento della contabilità sono importanti, ma consumano tempo prezioso per la possibilità di spendere soldi. Meglio cercare un professionista del settore che lo faccia per te, o tentare di semplificare e automatizzare al massimo i processi;
- Crea una routine. Gestisci attentamente il tuo tempo e pianifica il lavoro per le ore del giorno in cui sei più produttivo;
- Non arrenderti. Il compito più difficile! Quello delFreelance può essere all’inizio, infatti, un duro lavoro, ma non bisogna arrendersi, specie se si sente questa come la propria vocazione. Andando avanti nel percorso, tutto diventa però più semplice con l’acquisizione di maggiore esperienza.
Da dove partire, però, per ricercare un lavoro come Freelance? Come costruire il proprio profilo, online e offline, come personalità online e, soprattutto, professionista alle prese con il mondo del lavoro? Da questi due primi, decisivi step riprenderemo nella prossima puntata della nostra Guida.