«Papà, papà, cosa faccio da grande?» Finché questa domanda te la ponevi a cinque anni, ok. Ora però è tempo di scegliere! Certo, verosimilmente delle scelte le avrai già fatte. Saranno però quelle giuste? Senti di essere esattamente nel luogo ove sei chiamato dalla tua vocazione»? Ti senti a posto, al tuo posto, svolgendo il lavoro che fai? Ma soprattutto… Dipendente o freelance? Impiegato o libero professionista?
Quante domande si affollano nella mente! Occorrono delle risposte. E allora, se sei su libro paga di un’azienda ma sogni di diventare consulente, o se al contrario lavori in proprio ma il «posto fisso» ti attira, se insomma sei lì che ancora dentro di te ti chiedi che cosa veramente vuoi fare da grande e avresti una gran voglia di cambiare, puoi fare due cose. Prima di tutto il nostro test, che ti aiuterà a capire la tua vera vocazione – essenziale e prioritaria, a prescindere dalle mode e dai ruoli potenzialmente più ricercati in un dato momento. Inoltre, leggiti questa mini guida alle professioni più ricercate nel prossimo futuro – un domani che, in molti casi, è già oggi – sia che tu voglia esser dipendente sia che tu preferisca esser «il capo di te stesso».
Le 6 professioni del futuro come dipendente
Iniziamo intanto col monitorare la situazione per chi sceglie di lavorare, o già opera, come dipendente. In questo caso, alla domanda su quali siano i migliori lavori del futuro, risponde anche quest’anno Hunters Group, società di head-hunting leader nella ricerca e selezione di personale specializzato, che ha evidenziato un segnale molto positivo: una crescita nel mercato del lavoro, con un +20% di ricerche di candidati e con un piccolo incremento anche nelle retribuzioni.
Interessante una seconda novità da registrare. Se nel 2018, infatti, tra i profili più richiesti c’erano quasi sempre quelli legati al settore della digitalizzazione, pur molto ricercati tuttora, il 2019 sembra essere l’anno del Pharma: un settore che, come dichiarato da Davide Boati, Executive Director di Hunters Group, «si rivela importante sia per opportunità di carriera sia per retribuzioni».
In generale, i settori più premianti sembrano collocarsi in ambiti quali Sales & Marketing, Digitale e Ict: da qualche anno ormai sono in costante crescita. Ottimi anche i settori Finance, Manufacturing e Engineering.
Nel dettaglio, ecco i lavori selezionati da Hunters Group come più promettenti per il 2019: il Business Developer, il Technical Sales, il Java e Mobile Developer, l’Informatore scientifico del farmaco, il Private Banker e l’Internal Auditor. Vediamo nel dettaglio di cosa si occupa ognuna di queste figure professionali, qual è il percorso migliore per specializzarsi e una previsione della retribuzione da questi percepita.
- Business Developer. Con questo termine s’intende quel professionista che si occupa di far crescere il profitto di un’azienda ricercando e, se necessario, creando nuove opportunità di business. Generalmente lavora per aziende di medie-grandi dimensioni e ha competenze sia commerciali sia nell’ambito di strategia e marketing. Per questo motivo è preferibile avere una laurea in materie economiche, anche se non si tratta di un requisito imprescindibile: a essere particolarmente richiesta, infatti, è la profonda conoscenza del settore d’impiego. La priorità quindi è l’esperienza: è questa che per alcune aziende alla ricerca di un Business Developer è più importante di laurea o master. Trattandosi di una figura particolarmente legata all’andamento dell’azienda, anche lo stipendio dipende dalle dimensioni della stessa: si va, infatti, da una retribuzione di 1.200€ al mese a uno stipendio che può raggiungere anche i 50.000€ l’anno.
- Technical Sales. Si tratta di una figura di particolare importanza per le aziende: interviene attivamente nella definizione e nel raggiungimento degli obiettivi di fatturato, ricoprendo quindi un ruolo strategico con competenze e mansioni complesse. Tramite una gestione di un team di venditori e una pianificazione particolarmente efficiente delle attività necessarie, quindi, il Technical Sales deve garantire il raggiungimento degli obiettivi commerciali dell’azienda. Per questo motivo, deve essere a conoscenza delle principali tecniche di comunicazione, vendita e marketing, nonché di come utilizzarle. Oltre ad avere una laurea, preferibilmente in economia e commercio, è quindi altrettanto importante un aggiornamento costante sulla materia. Secondo l’esperienza maturata, il Sales Manager può arrivare a guadagnare anche 30.000€ l’anno, con la possibilità – in base all’azienda d’impiego – di arrivare anche a cifre più elevate.
- Java e Mobile Developer. Nell’epoca delle App e della massima diffusione di Internet non poteva mancare il Java e Mobile Developer, ossia uno sviluppatore di software, specialmente per i dispositivi mobili. Tale ruolo presuppone la capacità di scrivere utilizzando i più comuni linguaggi di programmazione sui vari sistemi operativi in vigore: bisogna quindi avere abilità di programmazione, acquisite in un corso di studi universitario come il software engineering, il mobile application development o in qualsiasi altro campo di studi legato alla programmazione. Anche in questo caso lo stipendio si aggira intorno ai 35.000-40.000€ l’anno, ma la forbice è molto ampia: le cifre possono anche superare i 50.000€.
- Informatore scientifico del farmaco. Si tratta di una professione in rapida diffusione nel mondo farmaceutico, biotecnologico e dei medical device: una figura che si occupa di costruire e mantenere una rete di contatti con i Key Opinion Leader, informandoli degli aspetti scientifici e regolatori di un determinato farmaco. L’Informatore scientifico del farmaco si occupa anche dell’organizzazione di meeting all’interno delle strutture ospedaliere, dove organizza eventi durante cui discutere dei prodotti con la classe medica. È consigliata una laurea in farmacia e possibilmente un master in marketing. Ultimamente sono nati corsi di laurea per diventare esperti in questa professione. Quanto allo stipendio, si parte da 1.500€ circa, che possono diventare 2.000-2.500€ con un po’ di esperienza in più. Si tratta comunque di una retribuzione particolarmente legata alle provvigioni: in base ai risultati ottenuti si possono dunque raggiungere anche cifre più elevate.
- Private Banker. In questo caso, abbiamo a che fare con un professionista che svolge sia il ruolo di consulente personale in ambito economico finanziario che di assistente nella scelta delle soluzioni migliori per la valorizzazione del patrimonio dei propri clienti. Egli è a conoscenza delle necessità e delle abitudini del proprio cliente ed è perciò in grado di pianificare un risparmio fiscale, garantendogli la conservazione nel tempo del tenore di vita. Si prediligono laureati in materie economiche che dimostrano di avere spiccate competenze di natura finanziaria, buone capacità relazionali e un buon approccio al servizio di tipo consulenziale, oltre che alla conoscenza – sempre aggiornata – dei mercati e degli strumenti finanziari. Lo stipendio ha una parte fissa che solitamente può variare dai 45.000€ (lordi) per un private banker junior, fino ad arrivare ai 250.000€ per un’area manager.
Le 30 professioni del futuro come libero professionista
Analizziamo ora la situazione per chi vuole lavorare come autonomo. Le attività del domani più redditizie nel settore sono in parte eredi del passato, in parte frutto dell’aprirsi di nuove porte, in seguito all’avanzamento della scienza, l’innovazione delle metodologie, la conseguente evoluzione del mercato del lavoro. Ecco una prima panoramica di settori che, in qualche modo, abbiamo già imparato a conoscere ma promettono di mantenere alto il loro nome e di migliorare anzi, spesso, le prospettive.
- Crowdfunding immobiliare. Consiste nel raccogliere soldi per far partire aziende o diventare investitori in altre compagnie o progetti con piccolissime somme. Una prospettiva particolarmente allettante: rende accessibile, infatti, l’investimento a tutti, anche con piccole somme; semplifica la burocrazia non dovendo avere a che fare con notai e agenzie; ti permette di accedere alle migliori piazze italiane ed europee grazie alla potenza del web.
- Digital Marketing. Ci riferiamo ai cosiddetti digital workers: chi è riuscito a crearsi una professione grazie ad internet. Da Webmaster a esperti di Digital PR, da SEO Specialist a Social Media Managers, la vita per queste professioni è ancora lunga e florida.
- Consulenza. In questo campo le nuove professioninascono quotidianamente. Le aziende non vogliono più assumere dipendenti a tempo pieno per occuparsi di certe mansioni e quindi si affidano alle figure professionali indipendenti che svolgono tali lavori per un periodo stabilito. Sempre più numerosi, dunque, sono quanti, anziché cercare un lavoro da dipendente, sfruttano le proprie potenzialità per metterle al servizio di più committenti.
- Servizi. La società attuale si caratterizza per un’ampia diffusione dei servizi alla persona: per esempio, l’avvento del web ha fatto letteralmente esplodere la domanda di servizi postali e di spedizione. Normale dunque che anche in questo settore si avverta un interesse sempre crescente.
- Formazione. Pensiamo ad attività quali il Life Coaching, il Parent Coaching, l’Health Coaching: figure professionali con l’intenzione di aiutare, migliorare la vita delle persone che richiedono aiuto. La formazione, anche e soprattutto dopo la scuola e l’università, assumerà un ruolo sempre più essenziale in un mondo dove l’economia sarà sempre più basata sul capitale umano, sulla conoscenza intellettuale e, dunque, trasmettere conoscenze sarà fondamentale.
- Ostetrica a domicilio. Un «ritorno al passato» questo, proiettato però verso il futuro. L’attenzione alla persona, alla sua individualità, alla cura del corpo e della psiche sono, infatti, fattori che stanno prendendo sempre più spazio. Per questo motivo, molte donne decidono di voler affrontare la gravidanza e il parto in maniera più antica, a casa propria, senza andare in un luogo asettico come l’ospedale. Una comodità che ripaga in termini di attenzione e cura.
- Logopedista. I disturbi dell’attenzione e iperattività, la sovra-stimolazione moderna, possono portare alla dislessia: una problematica che proprio il logopedista può curare. Da qui la sua centralità.
- Fisioterapista. L’aumento dell’età ha comportato per pazienti sempre più anziani e fragili il bisogno di avere figure di riferimento cui appoggiarsi, sia per monitorare e supportare la propria autonomia, sia per recuperarla dopo possibili incidenti. In una società dove la vita media si allunga, con i vantaggi ma anche gli svantaggi che ciò porta con sé, ecco l’importanza della figura del fisioterapista.
- Educatore/Animatore. Case di riposo, centri psichiatrici diurni e altre realtà in cui persone con difficoltà si trovano a dover passare gran parte delle loro giornate (se non tutte), possono diventare una prigione di noia. L’educatore e l’animatore sono due figure che cooperano per soddisfare i bisogni ricreativi, elaborando progetti in grado di stimolare e supportare benessere e autonomia.
- Psicologo. Non serve spendere parole per capire quanto la società odierna, anche e proprio nella sua «normalità» e quotidianità, abbia sempre più spesso bisogno di supporto. Da qui il ruolo chiave della figura dello psicologo, per guidare le persone a ritrovare se stesse, sperimentarsi, mettersi in gioco per cambiare lavoro, metabolizzare un lutto, o ancora aiutare coppie e famiglie ad affrontare dinamiche conflittuali.
Meritano poi un capitolo a parte professioni davvero «futuristiche e futuribili» ma che, assicurano gli esperti, fioriranno nel prossimo decennio. Quali sono? Lo vedremo nella prossima puntata della nostra guida.