Aprire un centro di assistenza fiscale potrebbe essere un modo per “inventarsi un lavoro” (Leggi anche “Inventarsi un lavoro: la guida per partire con il piede giusto“).
Un CAF offre un servizio ai contribuenti per gli adempimenti burocratici previsti dalla legge: c’è almeno un CAF in ogni città, eppure sembrano sempre insufficienti. Infatti il numero di clienti è elevatissimo, per cui aprire un CAF potrebbe essere una mossa astuta nonostante la concorrenza.
I servizi più significativi svolti attualmente dai CAF sono la compilazione dei modello 730, delle dichiarazioni fiscali di ogni genere, del modelli RED, del modello ISEE, dei modello ISEU, per concludersi con la trasmissione telematica dei modelli compilati, o precompilati dai contribuenti, attraverso il canale ENTRATEL. Con tali adempimenti, il CAF attraverso il suo RAF (responsabile assistenza fiscale) si sostituisce al contribuente nella responsabilità di compilazione e trasmissione telematica. – Fonte Wikipedia
Quindi un CAF dovrà aiutare i propri assistiti con la dichiarazione dei redditi, con il calcolo delle tasse, con il rilascio della liquidazione, attraverso consulenza fiscale e invio dei dati all’Agenzia delle Entrate.
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Chi può aprire un CAF?
Per potersi mettere in proprio aprendo un CAF ci sono alcuni requisiti da soddisfare. Infatti, per poter aprire un Centro di Assistenza Fiscale bisogna appartenere ad almeno uno dei quattro gruppi:
- associazioni sindacali costituite da almeno dieci anni
- associazioni dei lavoratori con almeno 50 mila iscritti
- commercialisti con partita IVA
- consulenti del lavoro con partita IVA
Ovviamente non ci si può improvvisare e servono persone che sappiano cosa fanno, altrimenti i contribuenti potrebbero trovarsi in un sacco di guai.
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Se si rientra in uno dei quattro appena elencati ambiti professionali allora ci si potrà lanciare in questa attività che regala molte soddisfazioni. Sono gli unici casi ammessi.
Aprire un CAF: che iter seguire?
Innanzi tutto ti consigliamo di realizzare un business plan: ti aiuterà a fissare gli obiettivi, ti aiuterà a fare il calcolo delle spese tra personale, apparecchiature e costi del locale, e in generale ti farà riordinare le idee.
Per aprire il tuo centro di assistenza fiscale ti servirà un investimento non eccessivamente esoso: dovrai acquistare delle sedie per la sala d’attesa, scrivanie e poltrone e dei computer e programmi utili all’elaborazione delle dichiarazioni dei redditi, nonché quelli per la loro trasmissione, che avviene solo in via telematica.
Dopo aver fatto chiarezza di idee, allora si può passare all’azione: dovrai recarti alla Direzione Regionale delle Entrate, esibendo e consegnando i documenti necessari. Si devono indicare ai funzionari, attraverso la documentazione, quanti e chi siano i soci del Caf, i dipendenti e la sede legale dell’impresa. Dovrai anche compilare dei moduli forniti direttamente dall’ufficio dell’Agenzia delle Entrate. Dopo di che si dovrà attendere la risposta.
Se rispetterai i requisiti necessari non dovresti aver problemi ad ottenere l’approvazione. Se questo accadrà dovrai richiedere l’iscrizione all’albo e otterrai così le autorizzazioni per entrare ufficialmente tra gli enti che lavorano nel settore dell’assistenza fiscale.
Guadagni e spese di un CAF
In che modo guadagna un CAF? Chi paga i servizi? Le entrate dei CAF dipendono da due fattori: i clienti in genere pagano per i servizi ricevuti, ma lo Stato riconosce anche dei contributi ai CAF per ogni pratica trasmessa, perché viene riconosciuto l’aiuto che il centro offre al Fisco a raccogliere i dati necessari all’incasso delle tasse. Non si tratta di somme di spessore, ma aggiungendole alla corrispondenza della clientela allora si possono avere delle ottime entrate perché, come dicevamo, tutti i CAF hanno clienti in abbondanza.
Per quanto riguarda le spese, come appunto dicevamo, non dovrai sostenere dei costi altissimi: dovrai affittare o acquistare un locale di almeno 50mq (perché il centro dovrebbe avere almeno 2 postazioni, una sala d’attesa e un WC), comprare gli arredi, l’attrezzatura elettronica per ogni postazione e i software necessari. Riguardo al personale ti servirà assumere qualcuno a darti man forte nei periodi di dichiarazione dei redditi, per il resto dell’anno non ti occorrono molti dipendenti. L’aspetto fondamentale è che il personale del tuo CAF sia estremamente competente: il passa parola ti farà arrivare molti clienti. Investi anche sulla pubblicità e sfrutta il potere del marketing online e offline (Leggi “Comunicazione integrata: strategie di marketing online e offline“).