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Sito responsive: cosa significa? E perché dovresti averlo?

29 Agosto 2017 da Loredana Amodeo

Cosa significa sito responsive? Un sito è responsive quando riconosce con che dispositivo l’utente sta navigando, e adatta il template e le funzioni a seconda delle dimensioni del display. L’interfaccia del sito avrà tre modalità di visualizzazione: una per i desktop, una per i tablet e una per gli smartphone. Quindi la visualizzazione dei contenuti, delle immagini, dei menu di eventuali colonne e griglie, sarà flessibile. Vediamo nell’immagine sotto il confronto tra sito responsive e sito non responsive:

sito responsive confronto

X L’immagine a sinistra presenta un sito non responsive:

la pagina non si adatta al dispositivo, e la visualizzazione dello schermo è uguale sia che ci si connetta da smartphone che da desktop. Da smartphone o tablet il testo e le immagini non risultano adattati ma rimpiccioliti. Quindi, per poter visualizzare il contenuto ci si dovrà barcamenare tra zoom, rimpicciolimenti e spostamenti ripetuti, noiosi e difficoltosi.

√ Sull’immagine a destra invece il sito è 100% responsive:

come vedi la pagina si adatta perfettamente  alla grandezza del dispositivo, ed è facile da leggere e da navigare perché il template si modifica a seconda del dispositivo. Sul sito responsive non dovrai zoommare né praticare gesti rocamboleschi per visualizzare il contenuto.

Leggi anche: Creare una newsletter: guida semplice per iniziare una campagna di Email Marketing

 

Sito responsive: perché è raccomandato?

Lo studio Digital in 2017, realizzato da We Are Social e Hootsuite ha fornito questi dati: in Italia ci sono 39 milioni di utenti attivi su internet, e ben 28 milioni da mobile, praticamente quasi la totalità. Quindi, disporre di un sito internet che sia ben visualizzabile dai dispositivi mobili appare indispensabile. Gli utenti abbandonano immediatamente il sito se la visualizzazione non è user friendly, con la conseguenza che aumenta la frequenza di rimbalzo e diminuisce il tempo medio di permanenza sul sito. Infatti il il 61% degli utenti abbandona immediatamente un sito se questo non è ottimizzato per dispositivi mobili (Fonte: Google). Questi dati vengono rilevati da Google, che abbassa il ranking del nostro sito e lo penalizza.

 

Se vuoi approfondire l’argomento, all’interno di un contesto focalizzato sul tema del digital marketing, consulta il programma del corso proposto da Ninja Academy: Executive Master in Digital Marketing

 

Cosa imparerai?

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Google premia i siti responsive

Infatti Google stesso ci dice che “L’obiettivo di Google è offrire agli utenti i risultati più pertinenti e un’eccellente esperienza.” Per Google, il maggiore motore di ricerca, è di estrema importanza dare importanza e attenzione all’esperienza di navigazione degli utenti, e per questo un sito responsive ha una marcia in più rispetto ai siti non responsive. Per farsi un’idea sull’esperienza dell’utente sul nostro sito, sia da dispositivi mobili che da desktop, potete utilizzare lo strumento gratuito messo a disposizione da Google, PageSpeed Insights, che vi permetterà inoltre di conoscere la velocità del sito, gli errori e i possibili interventi per migliorare la navigazione.

 

Leggi anche: Piano editoriale: la strategia per ottenere un perfetto calendario editoriale

Inoltre Google dice che:

“Responsive Design consente di pubblicare lo stesso codice HTML per un URL e utilizza le query supporti CSS per determinare in che modo il contenuto viene visualizzato sul lato client. Questo elimina i possibili problemi di rilevamento dello user-agent e fa sì che gli utenti non vengano reindirizzati. Questa è la configurazione consigliata da Google” (Fonte: Google).

 

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Un sito responsive sarà responsive anche per i dispositivi futuri

Essendo che i siti internet responsive si adattano alla larghezza della finestra del browser e non al tipo di dispositivo utilizzato, anche se domani entreranno sul mercato dei nuovi dispositivi, il sito responsive si adatterà anche a modelli diversi. Infatti quando sono stati creati i primi siti responsive non si prevedeva ancora l’avvento dei tablet, eppure i siti responsive si sono adattati perfettamente anche a questi dispositivi. Quindi un altro vantaggio dei siti responsive è sicuramente il fatto che non dipendono dal tipo di dispositivo (attuale o non ancora inventato) bensì dalla larghezza della finestra e si adatteranno quindi a qualsiasi dispositivo non ancora diffuso (es. smartwatch o Google Glass).

 

Leggi anche: SEO copywriting: come scrivere un articolo ottimizzato per i motori di ricerca

 

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Archiviato in: Comunicazione, Digital Marketing Etichettato con:diventare designer, diventare programmatore

Loredana Amodeo

Tra sale e sole, da Palermo, scrivo, sperimento, disegno e fotografo cose. Non so se sono più consulente SEO o copywriter, ma di certo mi trovo a mio agio davanti al content marketing tanto quanto allo storytelling e... all'algoritmo di Google! Mi affascina anche l'ADV e il mondo social.
Credo nel karma e al fatto che ad essere felici lo si debba imparare.

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